Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: un diario del processo
Il 15 dicembre è iniziato il processo per quanto accaduto nel carcere campano. nell’aprile del 2020. Noi avevamo presentato un esposto nei giorni immediatamente successivi e siamo presenti nel procedimento. Qui terremo un diario di quanto accadrà, udienza per udienza.
Per conoscere come si è arrivati al processo c’è questo articolo dove abbiamo ripercorso l’intera storia dall’inizio.
15 DICEMBRE 2021
Si è tenuta nell’aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere l’udienza preliminare del processo sui fatti accaduti il 6 aprile del 2020 nell’istituto di pena sammaritano.
Sono gravissime le contestazioni mosse ai 108 imputati. I legali degli imputati erano tutti presenti. In particolare, tre difensori hanno eccepito difetti di notifica e per questo la loro posizione è stata momentaneamente stralciata e differita ad altra data per ulteriori verifiche.
Purtroppo, hanno risposto all’appello del dott. D’Angelo un numero esiguo di difensori delle persone offese.
A fronte delle 178 persone offese individuate dalla Procura della Repubblica, infatti, soltanto 56 difensori hanno chiesto di costituirsi parte civile.
In tal senso, Antigone ha lavorato nel corso di quest’anno, coordinandosi con l’Ambasciata d’Italia ad Algeri e con l’Ambasciata algerina in Italia, per consentire anche ai familiari di Lamine Hakimi, il ragazzo algerino deceduto il 4 maggio del 2020 nel carcere F. Uccella di Santa Maria Capua Vetere, di costituirsi parte civile.
Oltre ad Antigone ci sono sei persone giuridiche che hanno chiesto di costituirsi nel processo: l’Ufficio del Garante dei detenuti nazionale, il Garante dei detenuti della Regione Campania, le associazioni il Carcere Possibile Onlus, Yairaiha Onlus e l’Associazione Contro gli Abusi in Divisa.
Anche il Ministero di Giustizia ha deciso di prendere posizione costituendosi nel processo, insieme con l’Azienda Sanitaria Locale, in cui era in servizio il personale medico imputato.
Il dott. D’Angelo, per consentire alle difese di studiare gli atti di costituzione delle parti civili e sollevare eventuali eccezioni, ha rinviato il processo alla data dell’11 gennaio 2022, riservandosi di decidere anche sulla richiesta della Procura di prorogare le misure cautelari il cui termine è prossimo alla scadenza.
25 GENNAIO 2022
L’udienza è servita al dott. D’Angelo per riunire le posizioni di alcuni imputati inizialmente stralciate per difetti di notifica. Inoltre, tale udienza è stata l’occasione per le difese di altri detenuti, riconosciuti quali persone offese, di depositare gli atti di costituzione di parte civile. Alcuni momenti tesi tra i difensori delle associazioni e degli enti che hanno fatto richiesta di costituirsi parte civile con le difese degli imputati riguardo alle eventuali repliche alle loro eccezioni sugli atti di costituzione.
L’udienza preliminare è stata rinviata al 3.2.22, data in cui con molta probabilità il giudice scioglierà la riserva sulle richieste di costituzione di parte.
3 FEBBRAIO 2022
Durante questa udienza si è deciso delle costituzioni di parte civile e, tra le altre, il giudice ha ammesso anche quella di Antigone.
Stare nel processo è un elemento importante, perché potremmo portare il nostro contributo diretto nel chiarimento di quanto accaduto e delle responsabilità.
7 NOVEMBRE 2022
Lunedì 7 novembre si è tenuta la prima udienza dibattimentale davanti alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal Dott. Donatiello, del processo per i fatti avvenuti il 6 aprile 2020 e definiti dal g.i.p. “una orribile mattanza”.
Il processo si svolge in Aula Bunker, nota alle cronache per essere stato lo stesso luogo in cui si è tenuto, circa venti anni fa, il maxi-processo Spartacus.
Durante l’udienza hanno chiesto di costituirsi parte civile altri detenuti, vittime delle violenze perpetrate dagli agenti di polizia penitenziaria oltre che alcune associazioni a tutela dei diritti umani, non costituite nella fase dell’udienza preliminare.
Le difese degli imputati hanno sollevato alcune questioni preliminari relative alla incompetenza per materia della Corte di Assise e del decreto che ha disposto il giudizio.
Hanno, poi, nuovamente chiesto l’estromissione delle associazioni, del Ministero della Giustizia e dei Garanti dei Detenuti, Nazionale e Regionale, come parti civili.
Il processo è stato rinviato al 14 dicembre per lo scioglimento della riserva della Corte di Assise in relazione alle eccezioni processuali effettuate dagli avvocati degli imputati e sulle richieste di estromissione delle parti civili già costituite.
Rilevante è stata la posizione del Ministero della Giustizia che ha ribadito la volontà di essere presente come parte civile per richiedere il risarcimento da parte degli imputati per le condotte tenute che sono state definite, dalla allora Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, “un’offesa e un oltraggio alla dignità della persona dei detenuti”.
Il ruolo delle Associazioni costituite, tra cui anche Antigone, diventa cruciale nella fase dibattimentale per ricostruire anche le responsabilità politiche negli avvenimenti di cui a processo.
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